AGENZIA REGIONALE PREVENZIONE E AMBIENTE DELL'EMILIA-ROMAGNA
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DOCUMENTI ISTITUZIONALI


Radiazioni ionizzanti e radioprotezione

   
 
L'esposizione alle radiazioni può essere causata da sorgenti naturali e/o da sorgenti artificiali.
La fonte principale d'esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti é quella derivante dal fondo naturale (radionuclidi naturali presenti nell'atmosfera e sulla terra).

 
Figura - Contributo percentuale delle varie sorgenti naturali alla dose.
  Le sorgenti radioattive, sia naturali sia artificiali, sono utilizzate dall'uomo in medicina (radiodiagnostica e radioterapia), in campo industriale (impianti elettronucleari, controlli non distruttivi, misure di livello, spessore, densità, impianti per sterilizzazione di prodotti e in vari altri settori produttivi) e nella ricerca (universitaria, industriale, medico-sanitaria), in agrobiologia, nell'archeologia, in geologia e prospezione mineraria.
La protezione dell'ambiente e la tutela della salute umana contro i rischi da radiazioni ionizzanti sono disciplinate in ambito internazionale con il continuo aggiornamento di criteri, procedure e raccomandazioni radioprotezionistiche oggetto di studio, in particolare dall'International Commission on Radiological Protection (ICRP), commissione scientifica autonoma fondata nel 1928.
L'esistenza di un sistema di radioprotezione efficiente, affidabile e trasparente è precondizione indispensabile in ogni paese industriale perché le attività a rischio radiologico possano essere svolte nel rispetto dei principi basilari e della normativa vigente.
La chiusura delle centrali nucleari e delle installazioni del ciclo del combustibile nucleare non ha attenuato in Italia la suddetta esigenza, che permane intatta in considerazione della necessità di gestire l'eredità del nucleare pregresso, dell'estensivo sviluppo dell'uso delle radiazioni in diversi settori, e infine della necessità di assicurare un dispositivo adeguato a fronteggiare il traffico illecito di materiali nucleari e rifiuti radioattivi e le possibili situazioni di emergenza che potrebbero derivare da incidenti nucleari di portata tranfrontaliera.
Nei prossimi anni il sistema nazionale di radioprotezione dovrà confrontarsi con alcuni importanti vincoli esterni:
- Provvedere alle esigenze del trattamento dei rifiuti radioattivi, del combustibile irraggiato e dei materiali nucleari derivanti dalle dismesse attività energetiche;
- Provvedere alle esigenze della disattivazione e dello smantellamento degli impianti nucleari realizzati;
I tempi lunghi ipotizzabili per la realizzazione di un deposito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi.