LA MISURA DEL RADON

Nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, la stima dell’esposizione media degli occupanti viene di regola condotta attraverso misure integrate protratte per tempi relativamente lunghi. La misura integrata, infatti, annulla l’effetto delle fluttuazioni, che si verificano sia nell’arco della giornata che nel corso delle varie stagioni fornendo un valor medio della concentrazione di radon utile per la stima della dose, come previsto dal Decreto Legislativo n.241/00.

Presso il Servizio Centralizzato Radioisotopi dell’Università Cattolica si possono effettuare misure di radon nelle matrici ambientali secondo le tecniche di seguito descritte.

A) La misura del radon nell’aria

Il monitoraggio del gas radon in aria viene effettuato mediante:

Tecniche di misura istantanea e in continuo

Le misure istantanee ed in continuo vengono eseguite con strumenti che si basano sul principio della camera a ionizzazione. Con questi metodi di misura possono essere individuate le sorgenti del radon indoor, quali il suolo sottostante l’edificio, i materiali da costruzione, l’acqua.

Tecniche di misura integrata

La misura integrata nel tempo può essere effettuata con l’ausilio di dosimetri passivi a rivelatori di tracce nucleari, basati sull’impiego di film o polimeri sensibili alle radiazioni alfa ed insensibili ad altri tipi di radiazioni. I dosimetri utilizzati sono del tipo NRPB/SSI in cui il rivelatore è costituito da policarbonati, come il CR39. Le caratteristiche dei rivelatori a tracce sono: basso costo, semplicità di utilizzo, robustezza e risposta indipendente dalle condizioni ambientali e sono in grado di fornire un valore della concentrazione media di radon su lunghi periodi, da alcuni mesi ad un anno. Pertanto, tali dispositivi sono gli strumenti che meglio adempiono alle richieste della nuova normativa.

B) La misura del radon in acqua

La concentrazione di radon in acqua viene determinata attraverso la misura delle emissioni alfa mediante scintillazione in fase liquida.

C) La misura del radon nei gas del suolo

Un campione di gas del suolo viene prelevato mediante apposite sonde in acciaio della lunghezza di 50 cm e introdotto in uno strumento a camera a ionizzazione che determina la concentrazione del radon presente.

D) L’emanazione di radon dal suolo

La velocità di emanazione viene misurata disponendo un collettore di accumulo sulla superficie in esame e misurando, mediante una camera a ionizzazione, la crescita di attività nel collettore stesso.

E) L’emanazione di radon dai materiali da costruzione

Le tecniche impiegate si basano su metodi attivi quali camera a ionizzazione (Alfa GUARD) e/o campionamento forzato su cartuccia di carbone attivo e successivo conteggio mediante scintillazione solida.

Entrambi i metodi richiedono la preventiva determinazione del contenuto di radio-226 effettuata mediante spettrometria gamma.

F) L’emanazione di radon dai manufatti

La metodica impiegata prevede l’utilizzo di collettori di accumulo che vengono posti per tempi definiti sui manufatti. Al termine il gas radon emanato viene prelevato quantitativamente mediante campionatore a cartuccia contenente carbone attivo. La determinazione del radon viene condotta per conteggio della cartuccia mediante uno scintillatore in fase solida a cristallo di NaI a foro passante.

G) Misura dei figli del radon

Il metodo è basato sull’accumulo dei prodotti del decadimento del radon su un filtro posto sulla bocchetta di aspirazione di una pompa campionatrice e successivo conteggio delle particelle a emesse.


Riferimenti bibliografici

  1. C. Orlando, P. Orlando, L. Patrizii, L. Tommasino, S. Tonnarini, R. Trevisi, P.Viola "Monitoraggio dell'esposizione dei lavoratori al radon" Convegno Nazionale ANPEQ – Lido di Camaiore, 22-23 giugno 2000.

  2. P. Orlando, M. Amici, P. Massari, C. Paolelli, R.Trenta, R. Trevisi "The evaluation of 222Radon emanation from building materials", Healthy Buildings ’95, 10-14 September 1995, Milano, Italy, Vol 2, pag 677-681.

  3. A.Altieri, M.Amici, M.Belli, M.Bruno, C.Paolelli, P.Orlando, R.Trenta, "Misure radiometriche su campioni di roccia in alcune zone dell’Italia Settentrionale", Atti del XXXI Congresso AIRP di Ancona, 641 Settembre 2000.

  4. P.Orlando, M.Bruno, P.Massari, M.Belli, "La misura dell’emanazione di radon da campioni di roccia" Atti del Congresso Metrologia & Qualità di Milano, 154 Febbraio 2001.