In
natura tutto è vibrazione e la materia appare, a prima vista inerte,
specialmente a livello macroscopico, ma a livello ultramicroscopico è
agitata, come un mare in tempesta. La scienza medica attualmente
ignora, anzi rifiuta anche solo l'eventuale possibilità di una regolazione
del metabolismo cellulare e dei vari sistemi organici mediante impulsi
elettromagnetici. Per sottolineare l'ottusità di tale confutazione
basterebbe osservare le informazioni rapidissime che influenzano i sistemi
di difesa del corpo umano all'entrata in circolo di tossine, allergeni,
virus e batteri, rapide esattamente come la propagazione di
radiazioni elettromagnetiche (EM) e le relative informazioni veicolate.
Oppure basta osservare le risposte neuro-ormonali mediate dall'ipofisi e
dall'ipotalamo a seguito di uno stimolo di paura. Oramai è saputo che
vi è un continuo scambio di energia, di radiazioni, di ioni, di onde
elettromagnetiche, di frequenze, tra Cielo e Terra. La Natura e l'Uomo
vivono in mezzo a questo complesso interscambio, le nostre cellule cioè
sono in stretto contatto con tali campi di forze. Il DNA, nel
nucleo cellulare, non è soltanto un puro elemento biochimico, ma anche e
soprattutto una antenna capace di emettere ed assorbire frequenze
elettromagnetiche in grado di leggere il contenuto informativo e
trasmetterlo in un processo a cascata. Dagli anni Venti molti ricercatori,
tra i quali Geoges Lakhovsky, sostennero il ruolo dei campi elettrici
prodotti da frequenze di 750 KHz sulla salute umana. La sua convinzione
scientifica si può riassumere nell'affermazione: "Ogni essere vivente
emette radiazioni, la grande maggioranza degli esseri viventi è capace di
ricevere e rilevare onde..." e ancora: "La vita è creata dalle
radiazioni, la vita è mantenuta dalla radiazione, la vita è distrutta da
uno squilibrio oscillatorio e vibratorio" Si potrà perciò
comprendere chiaramente che ogni forma di inquinamento
elettromagnetico potrebbe, in teoria creare interferenze anche gravi al
genere umano. Basti pensare che tale inquinamento ha ultimamente saturato
l'ecosistema terrestre di radiazioni o campi elettromagnetici di varie
frequenze. E' un inquinamento invisibile ma anche per questo più
pericoloso che può perturbare il campo "personale" di ogni essere vivente
alterando le sue capacità di ricevere informazioni e di poterle
ritrasmettere senza alcuna interferenza. Tale perturbazioni sono di
quattro categorie base: radiazioni geologiche, cosmiche, biologiche,
psicobiologiche. 1) Onde cosmiche: provengono dalle profondità
dell'Universo e possono essere nocive o benefiche in relazione alla
"filtrazione" degli strati dell'atmosfera e della struttura della crosta
terrestre. 2) Onde geologiche: sono quelle che creano la
premessa per il funzionamento metabolico, enzimatico, catalitico e quindi
energetico della materia. Di queste fanno parte le cosiddette onde di
Schumann. Sono onde a brevissimo raggio e di elevata intensità, hanno
frequenze che vanno da 1 Hz a circa 1000 Hz e sono prodotte dalla Terra
come emissione naturale. Tali onde sarebbero indispensabili
all'equilibrio del sistema nervoso centrale e soprattutto del sistema
nervoso periferico. Sappiamo oggi, con certezza, che l'eliminazione
forzata delle onde di Schumann crea tutta una serie di sintomi e di
disturbi psicofisici, come stanchezza, problemi di assorbimento dei cibi,
alterazioni dei livelli ormonali, alterazione del sistema immunitario,
minore resistenza alle infezioni virali, ecc. Tali onde, vengono però
bloccate dall'asfalto delle strade, il cemento e dagli
isolanti. 3) Onde biologiche: svolgono il ruolo di
armonizzazione vitale delle cellule. Si pensi alle emissioni vibrazionali
di erbe, piante, fiori radici, minerali, cristalli, ecc.usate per la
terapia delle malattie delle cellule umane, animali e vegetali. 4)
Onde psicobiologiche: sono deputate alla trasmissione tra cellula e
cellula. Le onde alfa, beta, theta e delta si rapportano con il
ritmo vitale delle creature viventi eccitando e mediando l'attività dei
due emisferi cerebrali. Onde Alfa: 7.5-13.5
Hz Onde Beta: 14-30 Hz Onde Theta: 4-7 Hz Onde Delta:
0.5-3 Hz
Fattori di perturbazione energetica che influiscono
sulla salute:
1) Disturbi naturali dell'ambiente: corsi d'acqua
sotterranei, falde d'acqua paludi, pozzi artesiani, radioattività
naturale, falde di petrolio, alcuni minerali, sacche di gas, cavità
sotterranee e gallerie, modificazioni dei campi magnetici terrestri,
interferenze astrologiche, particelle cosmiche, nodi della rete di
Hartmann. 2) Disturbi artificiali: veicoli sotto la camera da
letto (garage), canalizzazioni acqua e gas, inquinamenti elettrici, alte e
basse frequenze, qualsiasi materiale elettrico e elettronico, forni a
microonde, inquinamenti ed emanazioni chimiche, orologi a cristalli
liquidi, collant femminili, indumenti sintetici. 3) Perturbazioni
individuali: cause endogene) fattori genetici. cause esogene)
stress, incidenti e traumi, affaticamento, anestesie, interventi
chirurgici, malattie infettive e parassitarie, malattie immunitarie e
degenerative, occlusioni dentali, ecc. 4) Disturbi paranormali:
oggetti caricati negativamente, disturbi dell'aura.
Effetti
biologici delle onde elettromagnetiche: da 25 a 30 MHz
(radiofrequenze CB, taxi, ecc) penetrano in tutti i tessuti, nelle
ossa e in particolare nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino
dell'occhio. da 88 a 108 MHz (radiodiffusioni FM) penetrano fino
a 4 cm di profondità nel cervello, nel midollo spinale e nel
cristallino. da 175 a 216 MHz (banda televisiva UHF)
interessano soprattutto i bambini in crescita. da 614 a 854
MHz (banda V-UHF televisiva e telefonia mobile da 900 a 1800 MHz)
penetrano nel cervello fino a 2 cm e hanno una potenza energetica dieci
volte superiore a quella delle onde FM da 2450 a 2.5 GHz
(radar, satelliti, forni a microonde) penetrano nel cervello da 0.5 a
1 cm e sono dannose per gli occhi, il sangue ed i microrganismi. da
10 a 100 GHz (radar militari e forni industriali) penetrano nel
cervello per alcuni millimetri, disturbano il sangue e i microrganismi,
possiedono una potenza energetica circa diecimila volte superiore rispetto
a quella delle onde di 10 MHz.
Pericoli nascosti nelle
case: 1) Moquette: si possono produrre elevati
campi magnetici camminando su di essa, per effetto dell'attrito. Si può
caricare fino ad un valore di 5000 volt. producendo un forte campo
elettrico all'interno della stanza. 2) Bocchette aria
condizionata: sono fortemente produttrici di cariche elettriche
positive, perché l'aria, passando attraverso i fili si carica di tale
polarità. 3) Il televisore: è costituito da un grosso tubo
catodico che, letteralmente spara gli elettroni sullo schermo,
questi oltrepassano e si diffondono nella stanza. 4) Motori: per
esempio di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie irradiano una
considerevole energia elettromagnetica nell'ambiente. 5) Materiali
sintetici: possono creare non pochi problemi alla salute, poiché tali
materiali si caricano elettrostaticamente per strofinio. Esempio ne è
l'uso indiscriminato dei collant giorno e notte.
Estrapolato da Onde
Elettromagnetiche Claudio Viacava ed. Xenia
Linee elettriche
Quando le linee elettriche trasportano un
alto voltaggio, sia che siano sospese o sottoterra, sembra che abbiano
degli effetti negativi sulla gente che vive e lavora nelle vicinanze. Gli
elettrodi ad alto voltaggio creano campi che si estendono per diverse
centinaia di metri e che, come dicono alcuni scienziati, possono scatenare
differenti effetti su uomini e animali. In Inghilterra il Dottor Perry ha
pubblicato scoperte che dimostrano come la gente che vive in campi
magnetici molto alti sia per il 40% più portata al suicidio. I
risultati di ben 20 e passa programmi condotti dalla Marina su volontari
indicarono che vi erano effetti biologici potenzialmente pericolosi per la
salute umana. Centoventi volontari furono sottoposti a campi di basso
livello. Questi test produssero effetti allarmanti. Tutti tranne uno
mostrarono una rapida crescita del siero triglicerico (un allarme evidente
di problemi cardiaci). Alcuni scienziati pensano che le condotte
interrate siano probabilmente ancora più importanti delle condutture
sospese. Recenti ricerche scientifiche suggeriscono anche che i campi
magnetici possono non solo influenzare il comportamento individuale delle
cellule, ma anche il rateo a cui queste si moltiplicano. Aumentando il
rischio di proliferazione casuale (cancro). Infatti negli USA e in Svezia,
gli studi hanno evidenziato come sia i bambini che gli adulti che vivono
nei pressi delle linee elettriche, possano più facilmente ammalarsi di
cancro. Studi epidemiologici in Gran Bretagna hanno anche mostrato come i
dipendenti delle compagnie elettriche, abbiano il doppio di possibilità di
contrarre la leucemia mieloide acuta. Nonostante il peso crescente
delle prove, le autorità continuano a permettere che le abitazioni siano
costruite vicino alle linee di distribuzione elettrica.
Articolo tratto da NEXUS NEW TIME edizione
italiana n°4
STANDARD DI EMISSIONI
ELETTROMAGNETICHE
Mobile Phone Towers, exposure
limits:
at 900 MHz 4,0 V/m or 4,2
µW/cm² Radio and TV transmitters, exposure
limits:
3,0 V/m or 2,4
µW/cm²
8,5 V/m or 20 µW/cm² for long and middle-wave Magnetic Field
from Power Lines, Substations etc where people spend
time:
1 µT or 10 mG
Mobile Phone
Towers and Broadcast 6 V/m or 10
µW/cm² for other RF/MW
exposures: at 3 MHz-3
GHz 100
µW/cm² at 3
GHz-300 GHz 400 µW/cm²
- Russia, public exposure
limit:
at 900 MHz 3,0 V/m or 2,4
µW/cm²
- China, public exposure
limits:
at 900 MHz 5,0 V/m or 6,6
µW/cm²
- ICNIRP, public exposure
limit:
at 900 MHz 450 µW/cm²
Tratto da FEB - The Swedish Association
for the ElectroSensitive
Danni provocati dalle onde
elettromagnetiche
Gli effetti che tali radiazioni possono
provocare sugli organismi si distinguono in: 1) effetti termici o a
breve termine 2) effetti non termici o cronici.
Per effetto
termico si intende il riscaldamento del corpo o di sue parti esposte alle
radiazioni. La gravità di questo tipo di effetto, va ricercata nel fatto
che questo riscaldamento avviene internamente al corpo e non viene
percepito dagli organi sensoriali: per l’organismo non è così possibile
attivare meccanismi di compensazione. Gli organi con scarsa circolazione
sanguigna (che favorisce la dispersione del calore prodotto) e bassa
conducibilità termica (fattore negativo ai fini di una efficace
dispersione del calore) sono i più colpiti (testicoli, cornea,
ecc.). Che le radiazioni elettromagnetiche influenzino i nostri ritmi
fisiologici lo dimostra la ghiandola pineale, situata nella parte
posteriore del cervello. Questa minuscola ghiandola a forma di pigna (da
cui il nome) secerne melatonina, un ormone che regola, oltre l’umore, il
sistema endocrino e riproduttivo. La produzione di melatonina è massima
durante la notte e scende al minimo durante il giorno, poiché la luce
inibisce il funzionamento della ghiandola. La melatonina, secondo gli
studi fatti, sembra essere in grado di proteggere l’organismo da alcune
forme di tumore. La sua riduzione in soggetti esposti in modo prolungato
spiegherebbe, oltre la promozione di tumori, i vari disturbi riproduttivi
e neurologici segnalati da alcune ricerche epidemiologiche. Negli
ultimi anni l’attenzione dei biologi di base si è andata via via spostando
dalle mutazioni genetiche ad altri possibili meccanismi responsabili della
crescita tumorale. Il prof. Ross Adey, biofisico, che fa ricerca sui campi
elettromagnetici sin dalla fine degli anni ’50 ed ha avuto la possibilità
di studiare gli effetti di radar e microonde sui militari, afferma: "Gli
studi di laboratorio hanno identificato nelle membrane cellulari la parte
dei tessuti che, con tutta probabilità, per prima subisce le interazioni
con i campi elettromagnetici a bassa frequenza e i campi modulati a
radiofrequenza/microonde. Studi epidemiologici hanno attirato l’attenzione
verso i Campi elettromagnetici e i campi modulati a radiofrequenza come
possibili fattori di rischio per leucemie, linfomi, tumori al seno,
melanomi epiteliali, tumori al cervello". Nel mondo anglosassone si
stanno adottando misure cautelative per i bambini, a fronte di una
evidenza scientifica riferita a rischi per la salute derivati da
esposizione continuata e inconsapevole a microonde, anche a bassa
intensità. Misure cautelative e restrittive, con specifico riferimento
alle strutture scolastiche o comunque destinate a bambini e ragazzi, sono
attuate in Nuova Zelanda, in Svezia, in Canada, in Australia e negli Stati
Uniti. In molti paesi, si moltiplicano le proteste da parte di gruppi
di cittadini e associazioni, movimenti ambientalisti e gruppi di tecnici
(medici, fisici, biofisici, oncologi.). Conferme sugli effetti tumorali
dei campi magnetici provengono dall’autorevole Karolinska Institut di
Stoccolma (centro di riferimento dell’OMS e del premio Nobel) e da altre
istituzioni scandinave: i risultati dei loro studi epidemiologici indicano
un aumento del rischio per esposizioni prolungate a campi magnetici con
intensità superiori a 0,2 microTesla. In Italia, ricercatori come il
dott. Franco Merlo (Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro), il
Prof. Giuseppe Masera (coordinatore di numerose ricerche internazionali
sui tumori infantili) e il Prof. Cesare Maltoni (Fondazione europea di
oncologia e scienze ambientali, presidente onorario della Società italiana
tumori e segretario generale del Collegium Ramazzini) hanno evidenziato da
anni il nesso tra l’esposizione a campi elettromagnetici (CEM) a bassa
frequenza (a cui nessuno di noi sfugge) e l’insorgenza di leucemie in
popolazioni di età pediatrica (0-14 anni): bambini a lungo esposti a
valori di CEM 50-60 Hz superiori a 0,2 microTesla – come quelli prodotti
dagli elettrodotti ad alta tensione – hanno una probabilità doppia di
sviluppare una leucemia rispetto a bambini esposti a livelli inferiori. I
dati scientifici disponibili, giustificano seri sospetti sulla possibilità
che i CEM determinino danni biologici, favorendo la carcinogenesi. I
motivi di preoccupazione sono tanto più fondati se riferiti ad un
organismo in fase di crescita. Per tali motivi è doveroso cercare di
limitare il più possibile l’esposizione dei bambini e in ogni caso, va
chiarito che le conoscenze oncologiche indicano che non esistono livelli
di salvaguardia assoluta, cioè dosi, anche se basse, tali da essere
ritenute assolutamente innocue.
Effetti termici o a breve
termine
per densità di potenza elettromagnetica irradiata
maggiore di 10 milliwatt/cm2: * variazioni della permeabilità
cellulare * variazione del metabolismo * variazioni delle funzioni
ghiandolari, del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale e del
comportamento. per densità di potenza elettromagnetica irradiata
maggiore di 50 milliwatt/cm2: * possibili lesioni cerebrali *
influenza sulla crescita cellulare * malformazioni fetali * ustioni
interne * cataratta * morte per infarto.
Effetti non termici o cronici per
intensità inferiore a quella che determina gli effetti termici *
variazione del numero dei linfociti e granulociti (esperimenti su
cellule) * variazioni del livello di anticorpi e delle attività dei
macrofagi (esperimenti su animali) * tachicardia * dolore agli
occhi * vertigini * depressione * limitazione della capacità di
apprendimento * perdita di memoria * caduta di capelli nei paesi
dell’Est europeo studi hanno evidenziato anche: * sterilità *
aumento aborti * abbassamento della fertilità
Secondo
l’Agenzia per l’Ambiente degli USA (EPA), su otto studi epidemiologici
cinque hanno evidenziato rischi statisticamente significativi associati
a: * neoplasie linfatiche ed emopoietiche * cancri totali
in abitanti (Hawai) in stretta prossimità a torri a radiofrequenze
(RF) * cancro del sistema emopoietico (leucemia, linfoma e
linfosarcoma, melanoma e esposizione a radiazione RF) in ufficiali e
militari polacchi
Le leggi ed i
controlli L’inadeguata normativa in vigore per gli
elettrodotti (D.P.C.M. del 23.4. e D.P.C.M. 28.9.95) indica dei limiti
massimi di esposizione in 100 microTesla e distanze da rispettare per i
campi elettromagnetici a bassa frequenza di 28, 18 e 10 metri dal filo
rispettivamente per elettrodotti da 380, 220 e 132 KV. Questi limiti fanno
riferimento a esposizioni di breve durata (effetti a breve termine) e non
ad esposizioni prolungate (effetti a lungo termine). Per i campi
elettromagnetici generati da alte frequenze (cellulari) il decreto del
Ministero dell’Ambiente n. 381/98 indica i limiti per le radiofrequenze da
100 kHz a 300 GHz.
L’antenna dei telefoni sul tetto solo se
tutti i condomini sono d’accordo * Monza (Milano) 9 marzo 1999
- L’installazione di una antenna sul tetto per la ricezione del segnale
dei telefoni cellulari, può avvenire solo se tutti i condomini sono
d’accordo. Questo è quanto ha stabilito il giudice del Tribunale civile di
Monza, Piero Calabrò, nella causa intentata da due inquilini contro il
loro condominio in Via Tevere, 31 a Sesto S. Giovanni. I due condomini
chiedevano che fosse dichiarata nulla la delibera, approvata
dall’assemblea a maggioranza semplice il 30 marzo 1998, con cui era stata
decisa la locazione alla "Ericsson Telecomunicazioni" del tetto
dell’edificio per l’installazione di una stazione radio, con un contratto
rinnovabile di nove anni e un compenso di 20 milioni di lire. Il giudice
ha dichiarato illegittima la delibera impugnata. "La richiesta di una
maggioranza quantomeno qualificata – ha motivato il giudice – appare
ineludibile, atteso l’indubbio carattere innovativo di tale opera sulla
cosa comune. E’ nota ed evidenziata dalla stessa giurisprudenza la
profonda incertezza, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, che
circonda la materia delle conseguenze sulla salute dei cittadini derivanti
da vicinanza a stazioni radio a onde o campi elettromagnetici". La
delibera non ha tenuto in alcun conto, inoltre, anche solo al fine di
escluderle, le esigenze di tutela della salute e non ha fornito
informazioni sulle caratteristiche dell’impianto e la misura della sua
possibile nocività"."
La Federconsumatori denuncia TIM per
pubblicità ingannevole sugli effetti delle onde elettromagnetiche.
L’Antitrust avvia il procedimento * 17 settembre 1999 – Su
denuncia della Federconsumatori l’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato ha avviato un procedimento sulla pubblicità di TIM relativamente
agli effetti dell’elettromagnetismo. La Federconsumatori ha chiesto
all’Autorità di verificare l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario
della TIM, contenuto in due opuscoli di ampia diffusione, secondo la quale
"tutti gli scienziati del Mondo sono concordi nel ritenere che le onde,
anche quelle emesse dagli impianti radiomobili non producono effetti
dannosi per la salute".
L’Autorità ha chiesto alla TIM di fornire
entro 20 giorni: i testi completi delle fonti scientifiche alle quali
si è attinto per la predisposizione dei due opuscoli denunciati, con
particolare riferimento alle citazioni riguardanti l’Organizzazione
Mondiale della Sanità e all’Istituto Superiore di Sanità ed all’Università
di Roma ogni utile informazione su: * "i risultati e le evidenze
anonimamente condivisi dalla comunità scientifica circa gli effetti
sull’organismo umano prodotti dall’esposizione (anche di tipo prolungato e
reiterato) ai campi elettromagnetici generati da apparecchi ed impianti di
telefonia mobile; * l’esistenza di eventuali studi già realizzati,
nonché di verifiche ed approfondimenti in corso dai quali si potrebbe
evincere l’opportunità di adottare cautele e raccomandazioni circa l’uso
prolungato degli apparecchi radiomobili soprattutto in determinate
circostanze e per determinate categorie di persone (bambini, donne in
gravidanza, portatori di determinate patologie, utilizzatori di strumenti
elettromedicali, ecc.); * i problemi di interferenza elettromagnetica
degli apparecchi di telefonia mobile con strumentazioni e dispositivi
elettronici: peacemaker, apparecchi acustici, apparecchi elettromedicali,
apparecchi di navigazione, ecc.; * le informazioni disponibili su
eventuali casi di particolari intolleranze e reazioni soggettive derivanti
dall’esposizione ai campi elettromagnetici generati dagli apparecchi e
dagli impianti di telefonia radiomobile."
Tratto da Sito dei Verdi
Livorno su gentile concessione Mario Madei
Decreto Ministeriale sulle Emissioni Elettromagnatiche
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